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Trattoria Amerigo


Questa trattoria, che si trova nel pieno centro di Savigno, piccolo paese dell'appenino Bolognese rinomato per il suo tartufo, regala emozioni per chi decide di sedersi al tavolo dello Chef Alberto Bettini. Trattoria antica, dal 1934, dove si mangia pasti di alta qualità, non solo quelli al tartufo, ma qualsiasi piatto, passando anche dalla selvaggina per terminare poi con degli ottimi dolci!

Trattoria che riceve ormai da diversi anni il riconoscimento di 1 stella Michelin, tutt'altro che stra meritata.

Prezzi giusti in base a quello che si mangia, per la qualità del piatto, delle materie prime e soprattutto per la pancia piena che ci si ritrova a fine pasto! Storia a parte per quanto riguarda il tartufo, quello bianco, dove il prezzo non lo decide l'oste, ma bensì il mercato. Ampia carta dei vini.

Prima di ordinare non manca l'entrè e anche un ottimo spumante per cominciare al meglio!

Per iniziare siamo partiti con una tartare di manzo della zona di modena con del tartufo nero scorzone. Carne di altissima qualità, piatto buonissimo semplicemente condita con olio, sale e scalogno.

E un falso risotto. Non era altro che del sedano rapa, tagliato a piccoli pezzi, che ricordava un risotto, con un pesto delle sue foglie e una bella grattugiata di tartufo nero. Delicato e buonissimo.

Abbiamo proseguito poi con delle caramelle di zucca con salsa Amerigo. La salsa non era altro che una crema di aceto balsamico, che contrastava la dolcezza della zucca, semplicemente condita con del pepe, e delle scaglie di Parmigiano Reggiano.

Ma il piatto forte, ce ne sarebbero stati molti altri, della giornata sono stati i tortelli ripieni di crema di Parmigiano con straccetti di Mora Romagnola cotti al forno leggermente affumicati. Piatto buonissimo, devastante, tutte le paste fatte a mano, difficile descriverlo per quanto era buono.

Come secondi abbiamo optato per dell'ottima selvaggina. La lepre in salmì con melograno e quenelle di purea di saba. Carne buonissima, non da allevamento, che si staccava dalle ossa con estrema facilità. Cotta alla perfezione. Il tutto accompagnato da una terrina di polenta condita col ragù di lepre.

L'altro secondo, un fuori menù, il germano. Il petto cotto alla griglia e le cosce in umido, cotte con l'arancia. Anche per il germano, carne buonissima che si staccava dalla ossa con facilità, lasciando neanche un pezzo di carne attaccata. Questo è sintomo di una carne fresca, frollata molto bene e cotta alla perfezione. Il tutto accompagnato da della zucca, la quenelle di purea di saba e la terrina di polenta col ragù di germano. Ovviamente tutto buonissimo!

Terminati i secondi, per non farsi mancare niente, ci hanno offerto il pre-dessert, un sorbetto al lambrusco. La mia fidanzata, ormai strapiena, si è limitata nel prendere un sorbetto al mandarino, mentre io, da ingordo, non mi sono fatto mancare un ottimo dolce. Cubotto di cioccolato fondente, pan di spagna al caffè e caramello. Che dire...buonissimo! Le parole per descriverlo non ci sono, bisogna provarlo, se non che era morbidissimo e di una bontà che non avevo mai provato.


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